LECCE- Clima rovente a Palazzo Carafa, incandescenze per possibili nuove scelte in questo ultimo scorcio di consiliatura e tensioni sulle possibili decisioni per la candidatura alla successione del primo cittadino. Nervi tesi in queste settimane in quasi ogni riunione di giunta. Monosi dice no ad una delibera per la nomina di un nuovo responsabile dell’ufficio politiche energetiche e lascia la delega, così come le deleghe del dimissionario Delli Noci potrebbero viaggiare verso un neo assessore. Perrone all’indomani dell’uscita del responsabile dell’innovazione sussurro che non le avrebbe assegnate ma nelle ultime ora nasce l’ipotesi verso il Gruppo consiliare di Lecce 2017.
Possibilità di assegnarle proprio ad uno dei consiglieri di questa formazione e quasi in concomitanza della decisione, da parte di questi, di scrivere una lettera indicando come miglior candidato possibile, il deputato Roberto Marti. Solo combinazione o azione per rompere l’unità del gruppo considerato il volere di Perrone verso Congedo rispetto alla candidatura per la sua successione?
In questo contesto prende posizione anche il consigliere comunale Bernardo Monticelli Cuggiò che, pur sottolineando la lealtà passata e futura verso il primo cittadino, rivendica per se e per il suo gruppo le deleghe assegnate a Delli Noci quando fu eletto nella loro lista del Fli. Nelle ultime ore dopo l’improduttivo faccia a faccia di Perrone con lo stesso Marti ed alla presenza del leader Fitto, il Sindaco litiga telefonicamente anche con il suo vice Messuti sulle responsabilità che hanno determinato la lista dei 4 e sulle vere motivazioni per cui questa sia stata presentata nel famoso tavolo del centro destra. Intanto in queste ore, o nei prossimi giorni, si attendono le decisioni romane del tavolo berlusconiano circa l’indicazione ufficiale della possibile candidatura per Lecce 2017.