LECCE- Secondo appuntamento del nuovo assetto istituzionale e per la seconda volta i consiglieri provinciali non saranno eletti dai cittadini. Renzi sperava nel referendum dello scorso 4 dicembre per poter cancellare gli enti divenuti di secondo livello, cioè non eletti dai cittadini. In corsa tutti i partiti che tra loro decideranno i futuri consiglieri.
Il centro sinistra verso un listone unico tra Pd, Udc e Sel. Il centrodestra se a Lecce non trova la quadra sul nome del candidato sindaco, trova l’accordo per il consiglio di Palazzo dei Celestini. Lista unitaria, tra Conservatori e Riformisti e Forza Italia, ma l’accordo perde l’unita del tavolo dei partiti del partito popolare. Area Popolare si sgancia dai berlusconiani e concorre autonomamente con la lista Salento Popolare, strategia per non esser fagocitati o primo passo per una possibile rottura forse, ed anche , in vista delle elezioni amministrative per le elezioni di primavera. Si voterà a gennaio ma non si dovrà decidere il Presidente che rimane in carica per quattro anni.