Cronaca

Erosione coste. Dopo la mareggiata ancora crolli nella Marina di Roca

LECCE- Una mareggiata violenta , qualche giorno fa, quando la tramontana ha sferzato il salento, e a Roca Li Posti, marina di Melendugno, si sono verificati nuovi crolli. È l’esempio di come l’erosione delle coste sia nel salento un problema non risolto. Le ordinanze della Capitenaria di Porto, che negli scorsi anni hanno interdetto lunghi tratti alle auto e persino alla navigazione, non hanno prodotto risultati. Le scogliere continuano a crollare , le spiagge si assottigliano, in riva al mare si continuano a costruire parcheggi, in barba alle disposizioni e divieti.

L’ultimo episodio nella piccola marina di Melendugno, tra san foca e torre dell’orso, esposta al vento di tramontana, che perde i pezzi, anno dopo anno.  E a farne le spese sono, o meglio saranno, durante l’estate, i villeggianti.  Dopo il crollo di una parte dello Nfucaciucci, lo scorso inverno, questa volta è toccato alla piccola baia di Portuligno.

La scaletta in cemento, l’unica rimasta per poter accedere alla spiaggetta frequentatissima da tanti bagnanti, si è completamente staccata dalla sua sede. Già precaria, tenuta alla meglio su con dei mattoni sistemati uno sull’altro, non ha retto alla furia delle onde.

Un disastro per i frequentatori di Portugligno, che si sono visti privati, dopo il crollo di un’altra scaletta, dell’unica possibilità di scendere in una delle poche insenature dove l’acqua è bassa e dove la sabbia consente di poter far giocare i bambini. Nonni e nipotini privati dell’accesso quindi che diventa ormai impossibile. E mentre prima era difficoltoso e pericoloso, ora è proprio impossibile.Gli appelli e le richieste al comune di melendugno nel corso di questi anni sono state innumerevoli. Ma niente è stato fatto.

Oltre a rendere accessibile la baia è necessario metterla in sicurezza. Su quel tratto di costa i crolli negli ultimi anni sono stati numerosi: a s. andrea il lungomare ad esempio, che è stato poi ricostruito dal comune. Fratture evidenti, crepe, caduta di interi massi, che, sino ad ora, non hanno fortunatamente provocato feriti. Correre ai ripari per tempo, sarebbe opportuno.

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