Cronaca

Emporio Solidale a rischio chiusura, l’appello: cresce la povertà, aiutateci ad aiutare

LECCE- Ogni anno distribuisce oltre 100 tonnellate di prodotti, e dal 2012 ad oggi ha sostenuto più di 4mila famiglie bisognose ma oggi rischia di chiudere i battenti. “Quella dell’emporio della solidarietà di lecce si è rivelata da subito un’iniziativa solidale con una formula intelligente e discreta -esordisce in conferenza il Sindaco Perrone- che oggi, però, ha bisogno di tutti noi”.
L’emporio è nato dalla collaborazione tra comunità Emmanuel, Caritas, numerose associazioni del territorio e protezione civile, la stessa che ogni primo sabato del mese ha schierato 5 o 6 unità gratuitamente nei vari punti di raccolta che aderiscono all’iniziativa.

Anche le scuole hanno fatto la loro parte e continueranno a farla raccogliendo beni di prima necessità, quelli a lunga conservazione citati nel regolamento. “Insomma la gente ha ancora voglia di donare e non ha mai smesso- spiega il Presidente della comunità Emmanuel Daniele Ferrocino, ma nei primi 6 mesi di quest’anno abbiamo riscontrato una perdita di circa 60mila euro (si tratta delle spese di gestione) e da soli non possiamo farcela. A fronte degli ultimi dati Istat non possiamo mollare proprio adesso- continua- ed è da qui che nasce il nostro appello. Nel mezzogiorno 1 persona su due è a rischio povertà, impossibile chiudere gli occhi e rimanere indifferenti: ognuno nel suo piccolo ci aiuti ad aiutare”.

I beni richiesti e le svariate modalità per sostenere l’emporio sono a portata di click dal sito www.emporiosolidalelecce.it.

Nella corsa ad ostacoli a gravare ulteriormente il nuovo regolamento regionale della protezione civile, quello che non prevede più che i volontari si impegnino a supporto di iniziative solidali e dunque non prevede alcun rimborso spese o alcun riconoscimento delle attività svolte. Motivo questo che ha spinto il sindaco Perrone a voler lanciare un appello direttamente al Presidente Michele Emiliano. Intanto anche i giovanissimi sperano di contagiare con la propria carica di energia, anche da parte loro l’invito a rimboccarsi le maniche.

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