Politica

Forza Italia non decide, il tavolo della coalizione annullato ma poi confermato. Vitali: i Cor dicano nomi o valutino i nostri

LECCE- Un direttivo provinciale di Forza Italia con troppe assenze non ultima quella della senatrice Poli per cui il segretario Vitali decide il rinvio al 5 dicembre. In settimana possibile un incontro dell’esecutivo azzurro ed una conferenza stampa per la presentazione del programma redatto dalla delegazione berlusconiana al tavolo di coalizione. Proprio quel tavolo nelle prime ore della mattinata annullato ma poi riconfermato per lunedì pomeriggio. Motivo di rinvio l’impossibilità di partecipare da parte del segretario di Noi con Salvini poi invece indotto ad esserci. Un rinvio, usando la possibile assenza di Caló, non gradito dal gruppo di fittiani non in linea con Perrone ma subito ristabilito con relativa conferma dell’appuntamento di tutta la coalizione per il prossimo lunedì. Riunione gradita anche dagli azzurri consci delle difficoltà interne dei Cor.

Per Vitali, presente alla mini riunione odierna dei berlusconiani salentini, i Conservatori e Riformisti devono decidersi e se lunedì sarà un passaggio ancora interlocutorio qualcosa dovranno dirla. Per il segretario regionale azzurro , Gabellone e compagni , dovranno far conoscere ufficialmente i nomi della propria rosa altrimenti, se non saranno ancora pronti ad una proposta certa, farebbero bene a fare una valutazione dei nomi già portati al tavolo dai partiti riferimento del ppe, cioè forza Italia ed area popolare, rosa di nomi composta da De Filippis, Ripa e Rucco.

Se ieri Perrone ai nostri microfoni, pur non nominandolo, fa finta di aprire a Messuti se unificante la coalizione. Ma, di fatto , il vero problema per Perrone non è accettare il suo vice ma come indurre gli altri contendenti , Marti Messuti e Monosi, a dire sì al suo candidato, cioè Congedo, considerata la posizione di distacco dello stesso leader Fitto. Lunedì il tavolo di coalizione con possibile altra fumata nera ed il tutto rinviato, come detto ieri da Vitali, al dopo referendum con la possibilità del nome ufficiale entro Natale.

 

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