LECCE-Un contratto nazionale di telecomunicazioni scaduto dal dicembre 2014: 2 anni senza aggiornamenti, prospettive e chiarezza su salari, gestione oraria o scatti di livello in base alle nuove normative vigenti. Così i dipendenti tim telecom di Lecce e Brindisi , affiancati dai sindacati SLC Cgil, FISTel Cisl e UILCOM Uil, denunciano una situazione insostenibile e per farlo, dopo essere stati ascoltati in prefettura lo scorso 15 novembre, scendono in Piazza Sant’Oronzo, bandiera alla mano, perchè tutti sappiano.
A fronte di un premio management di 55 milioni di euro previsto per la compagnia entro il 2018, lamentano l’assenza di un piano industriale di rilancio, proprio quello che questi fondi dovrebbero garantire. Il piano di risparmio sulla gestione del lavoro prevederà infatti tagli per un miliardo e 600mila euro, a fronte di un piano che prevedeva originariamente 14 miliardi di investimenti sulle reti di nuova generazione e ben 4 mila nuove assunzioni.
“Telecom no può cancellare con un colpo di spugna– dicono- le conquiste sindacali e dei lavoratori degli ultimi 10 anni”.
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