LECCE– “Chiusa questa vicenda, causa di non poche notti insonni, me ne vado con il colletto pulito“. Così il Sindaco di Lecce Paolo Perrone commenta quello che si potrebbe ribattezzare “l’emendamento salva lecce”, boccata d’ossigeno per le casse del Comune definito dal primo cittadino “il rimborso di tagli illegittimi incassati negli ultimi 5 anni“.
Nessun buco economico da sanare in eredità al successore alla fascia tricolore e alla sua squadra -afferma all’univoco l’amministrazione- 8 milioni e mezzo sono già inseriti nel bilancio, ai futuri amministratori di Lecce occorrerà solo la programmazione. Nella programmazione futura di bilancio si deciderà poi cosa farne dei restanti: un totale di 16 milioni di cui 2 milioni e 600mila cosiddetti strutturali (ossia di minor taglio sul fondo solidarietà).
“Se il governo lo consentirà, come aveva promesso, potrebbero anche essere impiegati per saldare le spese di giustizia anticipate con grandi sforzi dall’amministrazione“conclude il Sindaco. Poi la precisazione, sempre all’univoco: “non si investirà in attività di carattere ludico, nè ci sporcheremo il colletto proprio a fine corsa finanziando la campagna elettorale“.
Via Brenta, Leadri, Lupiae, filobus: sforzi da milioni di euro precisano. Poi nel cassetto, ancora chiuso però, l’obiettivo di istituire gli uffici pubblici comunali. Sogno questo che l’amministrazione auspica venga colto dalla futura equipe di governo.