Cronaca

Trasfusioni con sangue infetto, in 2mila aspettano adeguamento rimborsi

LECCE-  “Sono 2.147 i pugliesi che, per trasfusioni da sangue infetto, aspettano dalla Regione Puglia l’integrazione all’indennizzo rivalutata negli anni, dopo aver contratto malattie come Aids, Epatite C e B”.
La questione, sollevata da sanitasalento.net, riguarda i pazienti che non hanno intentato una causa. I pazienti salentini che, invece, hanno fatto ricorso e avuto la sentenza anche della corte europea dei diritti dell’uomo, oltre che tramite ricorsi per ottemperanza al Tar, stanno già ottenendo i risarcimenti con il dovuto adeguamento.

Lo Stato italiano avrebbe dovuto risarcire con un’indennità speciale integrata che doveva quindi aggiungersi all’indennizzo che i beneficiari già percepiscono regolarmente da tempo. Il Governo ha affidato ale Regioni le somme da destinare ai pazienti. Le Asl hanno avuto le direttive sui criteri secondo i quali individuare i beneficiari e le modalità di pagamento. Anche la Puglia si è adeguata e ha trasmesso alle aziende sanitarie la delibera di riferimento.

“A distanza di un anno però, tutto é ancora fermo, i pazienti non avrebbero ricevuto alcuna indennità così come previsto dalla legge 210/92 circa 20 mila euro a persona, per un totale di poco più di 30 milioni di euro.

“Da Bari – riferisce a sanitasalento.net Aldo Lisco, delegato del comitato vittime da sangue infetto – ci dicono che prima del versamento, occorre una ricognizione di quanti sono gli aventi diritto e quindi capire poi quanto deve percepire ognuno, in base al numero di anni di malattia contratta. Da quello che sono riuscito a sapere – continua Lisco – soltanto le Asl di Brindisi, Foggia e la Bat, hanno comunicato alla Regione il resoconto dei pazienti che avrebbero diritto, mancherebbero quindi all’appello Lecce, Taranto e Bari e solo dopo, si potrà capire come ridistribuire le somme per singola azienda sanitaria.

C’è da dire – aggiunge Lisco – che il governo pugliese ci ha assicurato che non appena i report delle Asl saranno pronti, il versamento verrà fatto subito e in un unica soluzione evitando il possibile dilazionamento in quattro anni.“Sono però sicuro – conclude Lisco – che. come a Bari, anche nelle altre Asl, i funzionari deputati a questa pratica, riferiranno che se prima la giunta pugliese non manda comunicazione scritta con relativi versamenti dei fondi, loro non possono fare alcuna ricognizione.E saremo punto a capo! Speriamo mi sbagli e non sia un ennesimo scaricabarile.”

Articoli correlati

Incidente sulla tangenziale ovest: code e rallentamenti

Redazione

Travolse e uccise una 15enne, condannato a 7 anni per omicidio stradale

Redazione

Strage Castel D’Azzano, il carabiniere salentino è ancora in coma. Parla il papà

Redazione

Tragedia di Castel d’Azzano, tra i feriti anche un carabiniere salentino: vivo per miracolo

Redazione

Presicce, scoperta una centrale dello spaccio: arrestato 22enne

Redazione

Incendio in abitazione: paura a Salve

Redazione