Eventi

Discarica Parachianca, al via l’esame del progetto. L’azienda: “Inatteso muro del No”

SURBO-  Corridoi affollati nella sede di via Botti, in Provincia, prima del via all’esame del progetto relativo alla nuova discarica di rifiuti speciali non pericolosi di contrada Masseria Parachianca, a Lecce. La conferenza dei servizi, nella sua prima seduta, ha registrato la presenza al gran completo dei sindaci dei Comuni interessati. Per il capoluogo ha voluto esserci Paolo Perrone in persona, per ribadire il no formalizzato nelle scorse ore dal Consiglio comunale. E poi i colleghi Fabio Vincenti per Surbo, Giuseppe Taurino per Trepuzzi, Mino Miccoli per Squinzano.
I loro quattro pareri contrari sono quelli messi subito agli atti. Un muro granitico quello del dissenso degli enti locali, ciò che proprio non si aspettava la società che ha presentato il progetto, l’ati Geoambiente e Trio. Ora dovranno essere acquisiti tutti i pareri mancanti: non si sono presentati i tre uffici regionali Minerario, Ambiente e Risorse idriche, né Asl, Soprintendenza e Vigili del Fuoco. In tutti questi casi, hanno comunicato di non aver ricevuto il progetto, per quanto il proponente abbia assicurato di averlo depositato.

Arpa ha chiesto integrazioni al progetto e studi più approfonditi, come quello sulla qualità dell’aria, prima di dare il proprio parere.  Il Comune Lecce ha chiesto, inoltre, di valutare la procedibilità o meno della conferenza dei servizi, ritenendo che non si possa andare avanti visto che la cava, come da autorizzazioni, sarà attiva fino al 2020 e dopo ne è previsto un recupero ambientale. Un dettaglio, per l’azienda: “noi proponiamo la discarica nel lotto già esaurito”, dice.  Il confronto si è protratto per almeno due ore, alla presenza anche dei proprietari delle aziende e case vicine, che hanno depositato le proprie osservazioni.

Tanti i nodi sollevati dai Comuni, ognuno con proprie relazioni: dal fatto che non sarebbe rispettata la distanza di sicurezza tra la falda e il piano su cui dovrebbero essere depositati i rifiuti alla natura di calcarenite e non di argilla della cava, dall’investimento su itinerari turistici in zona fino alla presenza di una scuola nel quartiere più prossimo di Trepuzzi. Entro febbraio, la conferenza dei servizi dovrà chiudersi, con il provvedimento finale della Provincia.

Articoli correlati

Città vecchia…l’isola che accoglie

Redazione

Week-end ancora al mare, poi arriva il freddo autunnale

Redazione

Miss Mondo 2021: grande spettacolo per la finale

Redazione

Covid: 257 nuovi casi in Puglia, 8 nel leccese

Redazione

“Ricordando Astor” su tutti i digital store il 30 ottobre, il 2 novembre su SKY TG24

Redazione

Burian soffia forte, sarà una settimana gelida

Redazione