LECCE – Le intenzioni del coordinatore regionale dovevano rimanere riservate ma l’anticipazione fatta da trnews velocizza la scelta ed induce i dirigenti azzurri di Lecce a chiedere un chiarimento a Luigi Vitali. La federazione leccese di Forza Italia al gran completo in un summit con l’ex sottosegretario per comprendere le ragioni per cui gli amministratori azzurri, a Palazzo Carafa, non sarebbero stati all’altezza dei nomi dei Cor oltre a voler capire il perché dell’ipotesi di confluenza su Messuti.
Per Giuseppe Ripa, “siccome Forza Italia non è un partito bolscevico, Vitali venga nelle sedi preposte ed illustri le ragioni della scelta non essendo, il vice sindaco, Maradona “. Detto fatto. Luigi Vitali nel pomeriggio incontra tutti e motiva quanto da noi già anticipato nell’edizione di TrNews delle ore 23 di ieri ma il numero uno regionale aveva già iniziato il percorso di persuasione subito dopo la nostra anteprima , sempre di ieri, delle ore 13. Finita la diretta pranza con il segretario provinciale Paride Mazzotta, poco propenso alla scelta, e con i vice regionale, Federica De Benedetto, e provinciale Roberto Nitto.
Un pranzo abbastanza agitato che poi ha portato alle polemiche interne oggi strategicamente confermative, pur se non in un primo step, del nome di Gaetano Messuti. Ma prima di indicarlo forza Italia decide di legittimarsi rispetto alle parole di Vitali, “nessuno dei nostri consiglieri all’altezza dei cinque nomi fittiani”, e sceglie la strada di una propria rosa da presentare al prossimo tavolo del centrodestra.
Se il passaggio nomi azzurri per la corsa alla successione di Perrone fa ingoiare il rospo a Vitali che puntava direttamente sul nome di Messuti questa indicazione, pur se per ora in seconda battuta, già altera gli equilibri interni ai Conservatori e Riformisti. Dopo le già note fratture, vedi duello a distanza tra Perrone e Marti e non ultimi proprio l’assessore ai lavori pubblici e l’assessore Delli Noci sulle dichiarazioni del sindaco , i fittiani pensavano di potersi godere lo spettacolo sulle liti azzurre. Se Gabellone sino ad oggi non ha risposto alle chiamate della stampa, il Sindaco aveva già fatto del suo, Fitto non aveva messo lingua ora la palla passa proprio a questi. Per molti l’attuale vice sindaco era il meno sponsorizzato dai vertici dei Conservatori e Riformisti. Difatti Perrone spingeva su Congedo, Marti per se, o per un nome comunque diverso da quello del consigliere e cognato del Sindaco e Monosi certo che il suo appoggio allo stesso Congedo , durante le elezioni regionali, potesse esser la garanzia alla candidatura del 2017 .
Invece no perché ognuno di questi sarà costretto a disinnescare la bomba azzurra che vorrebbe, in seconda battuta, proprio Messuti avallato anche da Area Popolare dopo il lavoro di convincimento dell’ex eurodeputato Raffaele Baldassarre, sul già fittiano ma ora alfaniano, Luigi Mazzei. Tempo massimo per decidere il tutto il prossimo 21 novembre.
