MAGLIE- Nuova protesta, nuovo blocco stradale, e questa volta gli striscioni sono contro il Vice Ministro del lavoro Teresa Bellanova e il presidente della Regione Emiliano. Lungo la 275, all’altezza di scorrano, diventato il luogo simbolo della protesta gli operai riuniti in comitato e ormai disoccupati, c’erano nell’ennesima domenica trascorsa in presidio, anche intere famiglie per le quali la speranze di una vita serena si spegne giorno dopo giorno.
Inutili i blocchi, le manifestazioni, il sit in a Roma davanti alla sede di Anas. I politici ci hanno abbandonato, dicono in coro, ma noi continueremo a far sentire la nostra Voce , boicottando, ad esempio, il referendum. 1000 persone , tra operai e le loro famiglie, che il 4 dicembre non andranno a votare. Non sono pochi.
Ormai è chiaro che il bando per la realizzazione dell’opera dovrà essere rifatto e questo significa un colpo di spugna su tutto ciò ce è stato fatto sino a questo momento per ricominciare d’accapo. Anche la trasferta romana degli ex operai della ditta Palumbo, non è servita perché nonostante le rassicurazioni del governo , è il presidente dell’Anac cantone ad aver messo in discussione le procedure sin qui adottate, mentre il commissario ad acta che potesse occuparsi della vicenda per una risoluzione in tempi brevi non è stato nominato.
Nero su bianco, sugli striscioni, accuse contro emiliano e contro Bellanova: dove sono ? Perché non intervengono per sbloccare uno stallo che sembra ormai infinito. Eppure da loro dovrebbe arrivare lo sprono ad Anas a far presto.