LECCE- “Subito primarie”. Così il Capogruppo del Partito Democratico Paolo Foresio che dai nostri microfoni abbandona il tavolo del direttorio a 3 voluto dal segretario provinciale e cittadino, Piconese e Marra. Tempo scaduto, subito alle Primarie ma il problema del suo partito è come arginare e bloccare Blasi che quando sente, nel lontano gennaio, l’ipotesi Stefano dai microfoni di Telerama lancia la sua candidatura senza se e senza ma, ma anche a dispetto di Emiliano.Oggi l’immobilismo del Pd scaturisce proprio dal non saper disinnescare la bomba dell’ex segretario del partito ed attuale consigliere regionale. La stasi dei democratici ha scatenato Foresio ma ha anche spinto l’Udc a valutare il tavolo dei moderati proposto da Area Popolare ma il partito di Cesa fa traballare il tavolo dei partiti del Ppe dialogante con forza Italia, Cor, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini.
Se gli alfaniani ancora ci sperano, il segretario cittadino dell’Udc, Isola, ed il capogruppo al Comune di Lecce, Melica, spengono gli entusiasmi schierandosi con il senatore Ruggeri vera cesoia verso i partiti di destra alleati di Forza Italia e da questa non abbandonabili. Per l’Udc , il partito democratico, dovrebbe nel giro di pochi giorni indire le Primarie e celebrarle entro Ottobre altrimenti tempo più che scaduto. Per Isola o subito consultazioni di coalizione o nome dopo il referendum. Per il Capogruppo di palazzo Carafa, Luigi Melica, il problema è il Pd che, da grande partito, non è stato in grado di trovare un nome spaccandosi per cui, conclude Melica, si affidi a noi piccoli per fare il nome del candidato sindaco.