LECCE-La consegna di un alloggio parcheggio, poi le minacce e le chiavi date abusivamente a terzi. Ancora non c’è chiarezza su quanto è accaduto al clochard Giuseppe Fiorentino , morto di recente in uno stabile fatiscente, in compagnia solo del suo amico a 4 zampe.
Si è spento in solitudine, senza un tetto, allontano dalle minacce di chissà chi da un’abitazione che il Comune gli aveva consegnato il 29 maggio 2015. Fiorentino aveva provveduto a denunciare quanto gli era successo già un mese dopo. Il verbale c’è e anche le sue dichiarazioni. Ma nessun controllo adeguato è mai stato fatto. “Un ritardo grave”, afferma il presidente della commissione controllo Antonio Rotundo che ora vuole vederci chiaro e capire cosa sia successo. Se dietro alla consegna delle chiavi ad alle altre due famiglie ci sia stato dell’altro: dalla consegna di denaro, alle violenze e minacce.
Con la morte del clochard, torna così sotto i riflettori l’ombra di “un mercato delle case popolari illegale e abusivo”, così come riferisce Rotundo, contro il quale ha aperto battaglia e continuerà a indagare.