MAGLIE- Parlamentari, uomini che indossano la fascia tricolore e altri che hanno appesa al collo la condanna di un futuro senza lavoro. Tutti insieme, fianco a fianco, bloccano una strada e non fanno passare più nessuno. Non è una strada qualunque: è la Statale 275, la Maglie-Leuca, i cui lavori di raddoppio e messa in sicurezza non partono. Sono 22 anni che si attende quest’opera e, ora che c’è un progetto e ci sono i soldi, c’è un contenzioso sull’appalto e c’è chi è pronto a giurare che Anas, questa strada, non voglia farla.
I lavoratori Palumbo, senza quell’appalto, hanno perso il posto e portano al collo le lettere di licenziamento. Oggi sfiduciano i sindacati.
Deputati, consiglieri regionali e tantissimi sindaci sono dalla stessa parte, anche con colori politici diversi: la strada va fatta. Serve nominare un commissario, così com’è stato fatto per Expo a Milano e per il Mose a Venezia. Solo qualche ora fa il presidente della Provincia di Lecce Gabellone ha detto che bisogna occupare la sede Anas a Roma, che bisogna letteralmente piantare le tende e ha bollato come “incomprensibile” la partecipazione alla protesta di chi è espressione dei governi di centrosinistra a Bari e a Roma.
Rocco Palese rilancia l’invito fatto già in passato alla Procura di lecce di aprire un’indagine per omicidio colposo come, negli anni ’90, fu fatto per i ritardi nel raddoppio della Polignano-Bari, dove molte furono le vittime di incidenti stradali, proprio come sulla 275. “In quell’occasione -dice- un’opera ferma da 30 anni, fu realizzata in 24 mesi”. Alle 16,00 il prefetto ha convocato una delegazione di lavoratori e rappresentanti politici che hanno partecipato alla manifestazione.