GALLIPOLI- L’incendio, probabilmente doloso, che nelle scorse ore ha divorato ettari di area protetta a Gallipoli accende anche le polemiche sul “Parco Naturale Regionale Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo”. Per la LIPU Litorale Jonico-Leccese “a dieci anni dalla sua istituzione, avvenuta con legge regionale n.20 del 10 luglio 2006, quell’ area protetta sconta un grave ritardo nella costituzione di un Ente di gestione cosi come previsto dalla stessa legge istitutiva e degli Strumenti di attuazione per la gestione del Parco”. In parole povere, secondo il delegato Giuseppe Mazzeo, non è conforme a quanto previsto dalla legge regionale e dalla normativa quadro nazionale l’organo attualmente in piedi.
È il motivo per cui si chiede un incontro al sindaco e all’assessore all’Ambiente “per evitare che si verifichino disastri simili” a quelli delle scorse ore. Il primo cittadino Stefano Minerva però risponde a tono: “L’area è sempre controllata dai vigili urbani ed è presidiata da Legambiente, con cui esiste una convenzione. Non possiamo però fare miracoli, perché il personale è quello. La Lipu, piuttosto che stare dietro la tastiera di un pc, metta in campo i suoi volontari”. Minerva, inoltre, annuncia che la Regione è prossima a fare le nuove nomine dei gestori del parco.
“Sicuramente da apprezzare è l’abnegazione con la quale tutte le Forze dell’Ordine (statali e locali) sono intervenute a salvaguardia della Natura e delle vite umane in pericolo – aggiunge la Lipu – ma un’area protetta cosi intensamente frequentata, in specie nel periodo estivo, ha bisogno di una vigilanza molto più assidua. Negare che ci sia un problema sulla gestione non giova: l’ente di gestione non può essere composto in via monocratica solo da un delegato del Comune, come il dirigente dell’Ufficio ambiente, ma da un pool di componenti a più ampio respiro”.
