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Skatepark inaugurato e chiuso: i giovani costretti a usare quelli abusivi

LECCE- Questo è quello che poteva essere e che per un brevissimo tempo è stato, luogo di sport e aggregazione, come documenta questo video diffuso su internet. Questo è quello che è: erbacce e recinzioni divelte, l’epilogo, per il momento, di un’opera pubblica inaugurata in pompa magna nell’aprile 2012, alle soglie delle scorse elezioni amministrative, e abbandonata al suo destino appena due anni dopo per lavori di manutenzione in realtà mai iniziati.
La storia dello skatepark di via Medaglie d’Oro la conoscono tutti. Ciò che si fa finta di non sapere è che cosa ha prodotto inevitabilmente: utilizzo della struttura abusivamente. Con annesso serio pericolo per i ragazzi che le frequentano. A testimoniarlo, la loro presenza lì in molti pomeriggi e delle recentissime foto su Facebook. L’alternativa? Si è tornati ad utilizzare la struttura abusiva e ancora più pericolosa in contrada Fondone, sulla strada per San Cataldo: anche qui, a testimonianza, alcuni video resi pubblici sui social network e che rendono palese la mancanza di sicurezza di quell’area di cemento in aperta campagna, realizzata molti anni fa dagli stessi skaters locali.

Meritavano un luogo bello e a norma, dentro la città. Lo hanno avuto per troppo poco tempo. Eppure, quello leccese è stato considerato un gioiello tra gli addetti ai lavori: 650 metri quadrati con miniramp ed area street su cemento al quarzo, inserito nell’elenco delle cinque migliori strutture italiane, assieme a quelle di Bassano del Grappa, Livorno, Brescia, Milano, l’unica, insomma, nel Mezzogiorno.

Ora si tenta di inserire lo skatepark nel più complessivo progetto di “rigenerazione creativa” per far diventare Borgo Pace quartiere culturale. Si punta ai fondi del bando Anci, la valutazione è attesa ad ottobre.

Nel frattempo? Con il bando di gara che ha previsto l’affidamento ad un’associazione di residenti anche del parco dei colori accanto, s’immaginava potesse arrivare la svolta per lo skatepark. Invece no: troppi i lavori da fare. Il Comune ha dovuto stanziare nell’ultimo bilancio una somma apposita per la manutenzione, che va dal rifacimento delle piste alla messa a terra dell’impianto elettrico, dalla recinzione alla pulizia profonda. “Abbiamo previsto tra i 20 e i 25 mila euro – dice l’assessore al Patrimonio Attilio Monosi – ed entro fine settembre dovremmo ultimare i lavori per poi assegnare il bene all’associazione che se l’è già aggiudicato. Intanto, prendo atto dell’utilizzo non a norma della struttura e vigileremo di più”, aggiunge Monosi.

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