BRINDISI/TARANTO- «Dalla Regione, sulla Xylella, solo un anno di “chiacchiere”. E il risultato è questo: la fascia infetta è cresciuta di 40 km». Così Alfonso Cavallo e Sergio Botrugno, rispettivamente presidenti di Coldiretti Taranto e Brindisi, lanciano le accuse alla Regione. “Troppo ritardo sui controlli – affermano dalla Coldiretti- oggi le province di Taranto e Brindisi sono quasi completamente inglobate nella zona infetta senza avere però certezze sulla gravità dell’infestazione». Le informazioni, infatti, gli agricoltori le apprendono dai giornali: «La “task force” voluta da Emiliano sarà cosa buona se condividerà i risultati del monitoraggio con le organizzazioni di categoria, recuperando il ritardo che oggi ci costringe a interventi che avrebbero avuto più senso tre mesi fa». Le accuse continuano: «I controlli sono i benvenuti, ma non possiamo pensare che le multe da 1.000 euro si abbattano solo sui produttori. Anche le istituzioni devono fare la loro parte, intervenendo sui terreni demaniali.
Serve insomma un piano d’intervento globale, che eviti quanto accaduto nell’ultimo anno, perso superficialmente solo a ipotizzare soluzioni invece di applicarle al problema”.