MELENDUGNO- L‘apertura del cantiere per il gasdotto Tap finisce sotto la lente della Procura di Lecce. Venerdì scorso, gli uomini della sezione di Polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, coordinati dal colonnello Francesco Mazzotta, hanno eseguito un sopralluogo a Melendugno, fotografando lo stato dei luoghi e prendendo le coordinate gps.
La delega alle indagini è stata firmata direttamente dal procuratore capo Cataldo Motta. A dare la stura è il provvedimento firmato dal sindaco Marco Potì lunedì e inviato ai ministeri e alla Procura: in quell’atto è stata considerata decaduta l’autorizzazione unica, perché, di fatto, Tap non avrebbe avviato il cantiere, nelle modalità prestabilite, entro il 16 maggio.
La multinazionale ha recintato un pezzo di terreno domenica nel tardo pomeriggio e avviato le attività di bonifica degli ordigni bellici e di valutazione archeologica preventiva. Acquisita anche diversa documentazione.
A Lecce, lo ricordiamo, è già aperto un fascicolo di indagine sulla scrivania del sostituto procuratore Angela Rotondano.