LECCE- Quest’estate alle porte come banco di prova per l’intero Salento: dopo la tensione dell’agosto scorso e la stretta sulle discoteche, dopo le intese sulla legalità firmate a Gallipoli e la nascita del distretto turistico, l’interrogativo è se ci si ritroverà pronti davvero quest’anno ad accogliere una nuova ondata di turisti. La Prefettura di Lecce ha scelto di muoversi per tempo, chiedendo al Viminale l’invio di almeno 120 tra carabinieri, poliziotti e finanzieri, per garantire sicurezza durante i mesi caldi. Le risposte si avranno molto probabilmente non prima di giugno. E intanto si preparano le richieste per ulteriori rinforzi, aggiuntivi a quelli già invocati, a copertura dei giorni di fuoco, come ferragosto e dintorni.
Nel 2015, il Salento è letteralmente scoppiato: un milione di presenze turistiche nelle settimane agostane, il doppio praticamente della popolazione residente, con un trend da +30 per cento su tutto il Leccese e punte da +40 per cento a Gallipoli, stando ai dati diffusi dalla stessa Prefettura. Lo scorso anno, l’arrivo di 130 agenti in più è stato sdoganato da Roma solo in estate inoltrata e dopo la tragedia di Lorenzo Toma, il ragazzo deceduto a causa di una malformazione al cuore in una discoteca. Due anni fa, invece, i numeri sono stati decisamente più contenuti: 51 unità.