BARI – “Non vogliamo convincere nessuno, ma è importante spiegare quello che sta accadendo: non c’è nessun atto che impedisca l’avvio dei lavori”. Lo ha detto Michele Elia, il country manager per l’Italia del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (Tap), che porterà metano dall’Azerbaijan all’Italia, approdando sulle coste del Salento, in Puglia. Elia oggi a Bari ha incontrato i giornalisti insieme con il project manager di Tap Italia, Ronald Ottaway, per annunciare l’avvio dei lavori il prossimo 13 maggio. Si tratta, è stato sottolineato, “della bonifica dagli ordigni bellici, e dei sondaggi archeologici”. L’opera è osteggiata in Puglia dalle comunità e dalle istituzioni locali di Melendugno (Lecce), dove il gasdotto approderà. Mentre il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, chiede che l’approdo sia spostato a Brindisi. Una ipotesi che Elia non ritiene praticabile:”abbiamo cercato in tutte le maniere di renderlo fattibile ma la parte tecnica non lo rende possibile”.
Tap, Elia: approdo a Brindisi capitolo chiuso”, al via i cantieri. Da luglio condotta a terra
