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Sanità, Gallipoli si mobilita: “No alla chiusura dell’ospedale”

GALLIPOLI (di E.P.) -Tagli, ridimensionamento, accorpamenti e persino chiusure. Il Piano di riordino ospedaliero, nonostante sia ancora in bozza, quindi in fase di modifica, sta generando comunque allarmismo in tutto il Salento e soprattutto a Gallipoli, dove questa mattina si è svolta una manifestazione, organizzata dall’associazione Sacro Cuore di Gesù,  per il mantenimento del nosocomio locale.

Il futuro della struttura ospedaliera gallipolina non sembrerebbe infatti così roseo: si ipotizza l’accorpamento e una possibile chiusura del punto nascita, mentre il reparto di Ortopedia dovrebbe andare incontro a una riduzione di posti letto. Prospettive negative e  si sà, quando si parla di sanità, non c’è distinzione di colore e bandiera. Da qui la scelta di scendere in strada a manifestare per il bene e la salute della Città Bella.

“Si al potenziamento” si leggeva in uno degli striscioni, mentre nel corteo  sventolavano le bandiere di Forza Italia in presenza del coordinatore provinciale Fi Paride Mazzotta, Aldo Aloisi di Azzurro Popolare, il capo gruppo Fi della Regione Puglia Andrea Caroppo e il coordinatore cittadino Fi  Antonio Baldari. Presente anche il Pd con Ernesto Abaterusso, Noi con Salvini, Sel, Gallipoli Futura con Flavio Fasano.

Tutti presenti, tutti pronti con striscioni in mano per dirigersi da Piazza Terlizzi al nosocomio locale, per un unico obiettivo: evitare la chiusura del “Sacro Cuore”, di una realtà importante e indispensabile. Lo sa bene anche  il viceprefetto, e attuale commissario straordinario di Gallipoli, Guido Aprea che proprio qualche giorno fa ha incontrato il presidente della Regione Emiliano, al quale ha consegnato una relazione dettagliata su quelle che sono i punti di forza e le potenzialità del Sacro Cuore.

Ma cosa prevede il Piano di riordino ospedaliero? La bozza, come anticipato, è ancora in fase di definizione da parte dei tecnici. Ma quello che accadrà in provincia di Lecce dovrebbe essere già noto. Ricordiamone alcuni punti: gli ospedali di Gallipoli e Casarano dovrebbero essere accorpati, così come quelli di Copertino e Galatina. Scorrano diventerebbe ospedale di base, mentre il Vito Fazzi e il Panico di Tricase resterebbero  ospedali di II livello.

Diverse le novità sui reparti. Cominciando dai punti nascita: quello di Gallipoli nella bozza originale è destinato alla chiusura, ma una proposta dell’ultima ora potrebbe salvarlo destinandone solo 10 posti letto e assegnandone 24 a Casarano. E ancora, per quanto riguarda Ortopedia, si ridurrebbe  da 24 a 10 posti letto quella di Gallipoli, mentre Casarano passerebbe da 24 a 30.

 

 

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