BRINDISI- La Polizia brindisina parla di “appartenenti alla compagine insurrezionalista leccese”. Sono tre i giovani arrestati con l’accusa di aver esposto uno striscione e poi lanciato un grosso petardo contro la rete di recinzione del centro brindisino di Restinco, Centro di identificazione ed espulsione dei migranti.
I fatti si sono svolti nel primo pomeriggio di sabato. Tre persone si sono avvicinate alla recinzione ed hanno esposto un grande striscione recante la scritta “Liberi tutti”, poi hanno lanciato il petardo e sono fuggiti. La tempestiva reazione della Polizia in servizio di vigilanza al centro, ha fatto sì che tre giovani venissero subito individuati e bloccati. Avrebbero opposto resistenza per sottrarsi agli accertamenti. Sul posto è arrivato anche il dirigente della Digos, il vice questore aggiunto Antonio Bocelli, che ha accompagnato i tre in Questura.
Sono stati identificati e arrestati GIULIO PATARNELLO, 21enne leccese; FERRUCCIO RIZZO, 28enne di Copertino; SIMONE CARLINO, 34 anni, originario della provincia di Pordenone.
La polizia si è avvalsa dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza del centro. Tutti e tre sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e denunciati a piede libero per accensioni ed esplosioni pericolose, esplosione di ordigni per suscitare pubblico disordine o tumulto e istigazione a delinquere. patarnello e carlino sono stati anche denunciati a piede libero per “inosservanza del divieto di ritorno nel comune di brindisi” emesso dal questore di brindisi a loro carico nel novembre 2015. Sono tutti già noti alla digos di brindisi per reati in materia di ordine pubblico. Il pm di turno ha disposto il regime degli arresti domiciliari.
