MELENDUGNO- Nonostante la doppia diffida del 16 ottobre scorso, Tap non ha ancora depositato il progetto esecutivo per la realizzazione del gasdotto a Melendugno. È il motivo per cui il Servizio Ecologia della Regione Puglia ha sollecitato la trasmissione degli atti, con una nota in cui dichiara sospesa la procedura di verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni ministeriali, ciò che è di sua competenza. È il contenuto della lettera inviata alla multinazionale, al Ministero dell’Ambiente e a quello dello Sviluppo Economico, oltre che agli enti locali interessati. La richiesta di metà ottobre “è rimasta inevasa”, specificano i dirigenti, ribadendo che la verifica di ottemperanza va svolta in fase di progettazione esecutiva e comunque prima dell’inizio dei lavori.
Non è un passaggio meramente formale quello del deposito del progetto esecutivo, che è invece indispensabile per consentire agli enti preposti di svolgere le verifiche richieste dal Ministero dell’Ambiente. Il punto è che i tempi si dilatano. È già saltata la data del 2 novembre quella indicata da Tap per avviare il cantiere, che, secondo prescrizioni europee, va in ogni caso aperto prima di metà maggio del prossimo anno.