CronacaEconomia

Vecchie multe, su quelle contestate nessun passo indietro. Perrone: “Sarebbe danno erariale”

LECCE- Nessun passo indietro di Palazzo Carafa sulla richiesta di integrazione di multe relative al biennio 2013-2014, pure pagate dagli utenti tramite bonifico bancario entro i termini per poter godere dello sconto, sebbene accreditate al Comune giorni dopo dagli istituti di credito.Esiste purtroppo una circolare del Ministero che indica che a far fede è la data di valuta, per cui noi non possiamo fare diversamente, altrimenti ci sarebbe un danno erariale”, dice il sindaco Paolo Perrone, che in mattinata ha incontrato il comandante della Polizia municipale Donato Zacheo.

Sono 8mila le lettere preruolo recapitate in questi giorni nelle case dei cittadini. Non si tratta di riscossione di vecchie multe, ma di avvisi di pagamento o integrazione di versamento di verbali già elevati.

“Parliamo – spiegano dal comando dei vigili – di multe mai pagate dai diretti interessati: prima che venissero iscritte a ruolo, con un aggravio di ulteriori spese per i cittadini, la Polizia Locale ha provveduto ad avvisare per tempo i contribuenti. Pertanto, non si tratta di una vessazione nei confronti dei cittadini. Al contrario è un servizio in più offerto agli utenti anche perché sono già scaduti tutti i termini per un’eventuale impugnazione da parte dei diretti interessati”.

Ma a fronte di casi di sanzioni mai pagate e per cui ora, com’è normale che sia, si batte cassa, ci sono quelli più controversi, vale a dire quelle multe saldate entro il 5° e 60° giorno dalla notifica, date entro le quali si può usufruire di riduzioni.

“Si tratta di termini perentori di pagamento – scrive il comando – oltre i quali scattano le relative sanzioni”. Alcuni di questi preavvisi contengono ricevute relative a pagamenti effettuati tramite bonifico bancario, entro quei termini per quanto, come si diceva, accreditati successivamente sul conto del Comune.

Ugualmente in ritardo, secondo i vigili leccesi. Per spiegare questa interpretazione, si fa riferimento a una circolare del Ministero dell’Interno (n. 300/a/124/15/127/34 del 12 gennaio 2015), in base alla quale “diversamente dal pagamento in conto corrente postale, che ha valore liberatorio per la somma riportata sulla relativa ricevuta dalla data in cui il versamento è stato eseguito, nei pagamenti tramite conto corrente e bonifico bancario ovvero con strumenti di pagamento elettronico, l’effetto liberatorio per il pagatore, e quindi la definizione del verbale, si ha alla data di accredito dell’importo sul conto del destinatario, ossia dell’organo di Polizia stradale”.

Per cui, anche sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al Ministero dell’Interno, “la data di valuta del pagamento effettuato con bonifico bancario, deve ricadere entro il termine perentorio previsto dall’articolo 202 del Codice della Strada”. Non è certo che questa circolare basterà a far placare gli animi: venerdì, la questione verrà trascinata in Consiglio comunale dall’opposizione.

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