CronacaEconomia

Caporalato, il report Cgil: a Lecce il 60% delle imprese agricole è irregolare

BARI- Il 60% delle imprese agricole di Lecce sono irregolari. Delle 1.818 ispezioni effettuate dal ministero del Lavoro nel 2014 su tutto il territorio pugliese, 925 (circa il 50%) si sono concluse con irregolarità. Ma ad emergere come detto è il dato di Lecce che guadagna la vetta della poco lusinghiera classifica, conquistando il secondo posto, subito dopo Foggia. Terza Taranto con il 60% delle irregolarità e Brindisi con il 40. E’ quanto emerge dal report della Flai Cgil su ‘Agricoltura e lavoro migrante in Puglia’. Le “maxi-sanzioni comminate per lavoro nero sono state 1.161. Ordinando invece le provincie per numero di lavoratori cui si riferiscono le irregolarità accertate, si nota che Brindisi ne ha 234, Lecce 97 e Taranto 75. Per il segretario della Flai Cgil Puglia, Giuseppe De Leonardis, “si preferisce più stare attenti all’immagine e non vedere le irregolarità perché salvaguardare il prodotto è essenziale”.

I 50mila lavoratori a nero in Puglia sono risultati per la maggior parte dell’Africa subsahariana. L’appello dell’assessore al Lavoro della Regione, Sebastiano Leo, dunque, è ad un’azione sinergica di tutte le prefetture e di tutti i sindaci pugliesi, perché – ha detto – “il caporalato deve essere considerato un reato mafioso”.

 

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