Cronaca

L’Università di Foggia “resuscita” 120 ulivi spacciati, le sperimentazioni della speranza

FOGGIA-  Gli ulivi che erano dati per spacciati, completamente secchi e con il batterio Xylella nei propri tessuti, sono stati “resuscitati” dall’Università di Foggia. Le sperimentazioni condotte sul campo, su stimolo di Copagri Lecce, danno frutti insperati. Gli alberi hanno ripreso tutti a vegetare, dimostrando che sì, “la pianta è riuscita a superare la presenza del batterio e la convivenza tra Xylella e ulivi e tra Xylella e territorio è possibile”, hanno rimarcato i ricercatori Antonia Carlucci e Francesco Lops.
Si attenderà aprile per validare scientificamente il tutto, ma i risultati preliminari presentati presso la Camera di Commercio di Lecce sono più che incoraggianti: sugli alberi trattati con sostanze a basso impatto ambientale non solo sono spuntate le foglie, ma anche il frutto. Questo a dispetto del credo professato dalla Regione Puglia anche in mattinata di tagli assolutamente necessari per contenere la malattia, come ribadito dal direttore dell’Osservatorio fitosanitario regionale Silvio Schito.

Il 16 novembre, si discuterà di Xylella in un Consiglio regionale monotematico. E lì è certo che approderanno anche i risultati delle sperimentazioni condotte su 120 ulivi malati di due aziende di Matino, una di Leverano, una Sannicola, una di Presicce e l’altra di Melendugno. “La prima sensazione avuta – ha spiegato Carluccio – è di avere a che fare con piante trascurate” e tra l’altro non irrigate. Prima è stata effettuata l’aratura e poi sono stati usati dodici prodotti, forniti gratuitamente dalle aziende produttrici, tutti registrati come concimi, fertilizzanti o biostimolanti, somministrati per via radicale o fogliare. “In ogni caso, possiamo affermare che tutti i trattamenti, nessuno escluso, hanno dato alla pianta la giusta spinta per rivegetare”, hanno sottolineato i ricercatori. Se compariranno sintomi di disseccamento, ovviamente, si vedrà nei prossimi mesi. Ciò che è certo è che quest’anno da quegli alberi dati per persi è stato possibile raccogliere le olive.

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