LECCE- Il 29 giugno, per la prima volta, ci fu un confronto tra istituzioni sulla vicenda dei 27 ex dipendenti Vit, l’azienda che, per conto del Comune di Lecce, si occupava della manutenzione e del controllo delle caldaie. Ma ad oggi non c’è ancora alcuna novità. Dalla scadenza dell’appalto, nell’estate 2014, i 27 sono a casa e chiedono di essere riassunti. È stato un braccio di ferro durato mesi, poi arrivò la proposta del presidente della provincia Gabellone di indire un concorso pubblico. Ma i dipendenti proprio non ci stanno: vogliono tornare al lavoro. Il Comune di Lecce aveva deciso di non espletare più il servizio, demandandolo alla Regione che, a sua volta, lo affidò alla Provincia. Anche il Tar ha stabilito che dev’essere la Provincia a prendersi carico del servizio ma questo, per i 27 lavoratori, vorrebbe dire restare a casa. Da Palazzo dei Celestini, infatti, attingerebbero da proprio personale, non avendo la possibilità economica di assumerne altro.
“Basta con questo tira e molla” dicono i lavoratori ex Vit, che si sono recati con i sindacati a Palazzo Carafa per parlare con il sindaco. Perrone li riceverà martedì alle 16. Allora si chiarirà se davvero il servizio manutenzione e controllo caldaie tornerà nelle mani del Comune.