Cronaca

Un tuffo per dire “No” al deturpamento degli scogli

PORTO SELVAGGIO-  Una processione in mare, una nuotata per dire basta alla pratica assurda del deturpamento degli scogli per i fanghi facciali. A Porto Selvaggio, scogliera incantevole sulla costa neretina, decine di turisti ogni giorno grattano gli scogli per la pratica, insensata, delle maschere facciali e sul corpo.

In fila, uno dopo l’altro, ricavano la polverina calcarea che mischiata con l’acqua di mare dovrebbe avere benefici effetti, come un fango d’argilla. Una vera e propria leggenda che viene smentita da più parti e che ha come unica conseguenza quella di creare un danno gravissimo all’ambiente e agli scogli che sono lì da millenni. Non solo turisti, anche gente del posto, sotto gli occhi di chi continua ad indignarsi.

Un vero e proprio malcostume che quest’anno, secondo gli organizzatori della manifestazione, ha raggiunto livelli allarmanti senza che nessuno sia mai intervenuto. Oggi la protesta simbolica, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni. Basterebbe un cartello per far capire che la pratica è vietata. Molti non lo sanno nemmeno.

Le Guardie Zoofile spesso hanno fermato i turisti, ma non hanno certo la possibilità di multarli. E la pratica continua

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