Cronaca

Incidenti in mare: l’elica di uno scafo trancia braccio ad un sub. A Pescoluse acquascooter rischiano di travolgere mamma e bimbo

SALVE- Il mare può essere molto pericoloso. Imprudenza e inosservanza delle leggi e delle più elementari norme di buon senso possono causare tragedie. Episodi diversi, che a distanza di qualche chilometro, hanno rischiato di trasformare in tragedia una giornata in spiaggia a pochi metri dalla riva. A Gallipoli un sub è stato travolto dall’elica di un motoscafo che gli ha tranciato di netto il braccio destro. A Otranto stessa scena, qualche ora prima, con conseguenze meno gravi, per fortuna. A Pescoluse, marina di salve, una moto d’acqua ha invaso lo specchio d’acqua riservato ai bagnanti e ha rischiato di travolgere una donna e un bimbo di due anni trascinato a riva in tempo dalla mamma.

La capitaneria di porto sta conducendo le indagini su tutti gli episodi: si tratta di capire se i mezzi d’acqua, in tutti i casi, abbiano rispettato il limite imposto dalle norme di sicurezza.

A Gallipoli l’incidente alle 10, 30 nello specchio d’acqua davanti alla spiaggia della Purità. Il sub, un gallipolino di 51 anni, Salvatore Greco, era immerso con maschera e pinne. Il motoscafo di un uomo di un imprenditore di Sannicola lo ha travolto. L’elica gli ha staccato il braccio e perforato un polmone. È stato il panico. Chi ha assistito alla scena ha cominciato ad urlare. L’uomo è stato soccorso, portato a riva in gravissime condizioni.  L’ambulanza lo ha trasportato in ospedale mentre la Capitaneria, arrivata poco dopo, ha recuperato in mare l’arto destro. I medici stanno cercando di riattaccarglielo, con una serie di interventi.

A Otranto stessa scena, il giorno prima, in località Cava. Questa volta ad agganciare un sub con l’elica un gommone con a bordo una giovane coppia di turisti svizzeri.

Ferite meno gravi per la vittima, un 46enne di maglie, che ha rimediato un profondo taglio alla coscia. Nell’ora di punta, intorno alle 13, sulla spiaggia di Pescoluse, davanti al noto lido Le Maldive del Salento una moto d’acqua con pericolosissime manovre ha fatto irruzione tra i bagnanti. Panico, anche qui, e poi la fuga dei due giovani, dileguatisi all’arrivo della Capitaneria di porto. In un post su Fb la rabbia del titolare del lido, Vito Vergine, presidente del Sib che denuncia il modo incontrollato di affittare le moto d’acqua a persone senza alcuna esperienza e che incuranti oltrepassano i limiti imposti dalle boe bianche, ben visibili posizionate in acqua. Vergogna, grida Vergine, nessuno interviene a far si che le regole vengano rispettate, mentre i bagnanti rischiano di morire.

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