LECCE- Una professione di introvabili. È il paradosso infermieri nella Asl di Lecce: almeno 400 le richieste di autorizzazione alla mobilità smistate per far fronte alla carenza cronica negli ospedali e non limitata solo al periodo estivo. Le risposte? Quelle positive non più di trenta. Uno scarto incredibile.
Gli uffici di via Miglietta stanno continuando a smistare telegrammi, ma le autorizzazioni non arrivano. E le corsie restano in sofferenza.
Ma il freno qual è? È l’effetto, per ora fallimentare, delle deroghe ottenute per le nuove assunzioni. Una novità legislativa introdotta dal governo nell’agosto scorso, infatti, impone un vincolo, che complica il quadro: la necessità di ottenere il nulla osta dalle Asl di provenienza prima di poter rispondere alla richiesta di mobilità inoltrata dalla Asl in cui si avrebbe il diritto di traslocare.
È ovvio che la difficoltà, per gli stessi motivi, degli ospedali di provenienza di reperire a propria volta personale innesca una reazione a catena che fa svanire di fatto la possibilità di procedere con celerità alle nuove assunzioni.
Ecco perchè a Lecce non si è riusciti, ad ora, ad avere l’ok per più di 30 infermieri, che tra l’altro integreranno gli organici non da subito, ma da qui a settembre.