LECCE- “Non ci fu calunnia”. Il cantante salentino Antonio Maggio, vincitore di Sanremo giovani 2013, è stato assolto dall’accusa di calunnia nei confronti del sue ex manager Salvatore Mauro, 31 anni, di Taviano“perché il fatto non sussiste”. Lo ha stabilito il gup Antonia Martalò che ha accolto la richiesta del pm Carmen Ruggiero. Oltre a Maggio sono state assolte le due cantanti del gruppo musicale “Il peccato di Eva”, Daniela Cataldi, 37 anni, di Tuglie, e Raffaella Roccasecca, 29, di Lecce.
Stando alla ricostruzione dei fatti nell’inchiesta, tutti e tre avrebbero mentito all’autorità giudiziaria nelle querele che costarono a Mauro un processo per truffa, minaccia e diffamazione. In particolare, Maggio riferì che il manager non rispettò gli accordi e intascò la sua parte di denaro.
Assolto in quel processo, Mauro sporse a sua volta querela contro i tre artisti.