LECCE- In primo grado l’assoluzione, in appello il ribaltamento della sentenza e la condanna per “lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive” e “violenza privata”. Il secondo grado di giudizio riserva un pronunciamento sfavorevole a 13 ultrà giallorossi per fatti che si riferiscono a due sfide della stagione 2006-2007, il derby Lecce – Bari e il match che ha opposto i giallorossi al Piacenza.
Sono stati condannati a 1 anno e 4 mesi: Mirko Verdesca, Salvatore De Matteis; Simone Schipa; Mirko Quarta, Alessandro Bosco; Stefano Luperto; Alessandro Chiriatti. E ancora Stefano Masciullo, Giancarlo Serìo , Rocco Durante e Tommaso Caputo. Condanna per “violenza privata” a 1 anno per: Andrea De Mitri, Marco Cannone, e Renato Orlando.
Ulteriori provvedimenti: Daspo di 2 anni per tutte le sfide del Lecce, in casa e in trasferta, per De Mitri, Cannone, Orlando, Masciullo, Schipa, Caputo, Serìo, Durante, Quarta, Bosco e Chiriatti.
Assolto invece, sentenza quindi confermata rispetto al verdetto di primo grado, Emanuele Fuso.
In Lecce – Bari una parte dei protagonisti della vicenda si sarebbero abbandonati al lancio di bottiglie e pietre contro le forze dell’ordine, e di vandalismo nei bagni. Nel match tra giallorossi ed Emiliano, avrebbero gettato in campo torce ed esercitato pressioni con l’obiettivo di far sospendere la partita.