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Museo Castromediano, la battaglia per inserirlo nel Polo Museale Regionale dello Stato

LECCE- Il Museo Archeologico provinciale di Lecce, intitolato al suo fondatore, è il più antico museo della Puglia, voluto nel 1868 dal duca Sigismondo Castromediano, patriota e archeologo del XIX secolo. Ricco di antichissimi reperti provenienti da tutto il Salento, conta la più completa collezione di vasi attici a figure rosse, di ceramiche messapiche, vasi e infine statue di età imperiale, provenienti dall’anfiteatro.

Nel museo è inoltre allestita una notevole collezione di dipinti, che sono disposti nelle due sale, medievale e barocca, mentre un altro ambiente è dedicato alla conservazione e alla tutela di opere pittoriche e scultoree di artisti del XIX e XX secolo, operanti nel Salento. L’area espositiva occupa circa 6 mila mq: sono circa 6 mila i beni esposti, in maggior parte di epoca messapica, altri 4 mila sono conservati nel deposito del museo.

Il Museo rappresenta un patrimonio di cultura di enorme importanza – volano per il turismo culturale. Ecco perché il consigliere comunale Antonio Rotundo chiede all’amministrazione comunale e alla provincia, di mettere in campo tutte le iniziative utili affinché il museo sia inserito a pieno titolo fra i musei statali e di interesse nazionale all’interno del Polo Museale Regionale dello Stato, accanto agli altri musei statali presenti nella Puglia (Manfredonia, Altamura, Bari, Egnazia, Gioia del Colle, Ruvo di Puglia).

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