LECCE-La Puglia rischierebbe di perdere fondi dell’unione europea per 523 milioni di euro. E tanto perché avrebbe effettuato “controlli ‘deboli’ su spese su cui Bruxelles sospetta vi siano stati ‘aiuti di stato, irregolarità in appalti pubblici e spese non eleggibili’”.
Si tratta di fondi della programmazione Fesr 2007-2013. La Commissione ha deciso di interrompere i pagamenti perché ha riscontrato diverse criticità nei controlli fatti dalla Regione Puglia. Si tratta delle stesse criticità riscontrate tre anni fa in Calabria. Lo denunciano le eurodeputate del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato e Isabella Adinolfi. Lo hanno scoperto studiando l’elenco della Commissione europea relativo alla cosiddetta esecuzione dei pagamenti intermedi, ossia quei pagamenti che vengono versati dall’Ue alle regioni a rimborso delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti nella politica di coesione.
Insieme ai fondi per la Puglia, Bruxelles ha bloccato anche i pagamenti, sempre in ambito Fesr, all’Abruzzo (19 milioni) e al Lazio (44 milioni). “Ci chiediamo – dicono – che fine abbia fatto la tanto sbandierata ‘virtuosità pugliese’ nella gestione dei fondi Ue”.