LECCE- Comincia da Lecce il percorso dei “ricostruttori” di Fi, nell’autodefinizione datasi da Raffaele Fitto. Perché l’assemblea convocata per domenica mattina alle 10, nell’auditorium dei Salesiani, “si trasforma nell’anteprima della convention fittiana prevista a Roma per il prossimo 21 febbraio”.
Il partito a livello locale fa quadrato attorno al suo esponente di punta e ne sposa la linea, che sarà esposta nella capitale fra una settimana con annesse le “proposte per l’Italia, oltre che per Forza Italia e per il centrodestra”.
L’appuntamento coinciderà con la prima uscita pubblica nel Salento del candidato del centrodestra alle regionali, Francesco Schittulli, dopo la designazione di Berlusconi. Ma l’occasione per riunire tutti attorno al tavolo la danno le spine della riforma sulle province, che in Puglia vede andare avanti, senza risoluzione, il braccio di ferro Regione-Upi. Se ne è riparlato anche durante la conferenza stampa in mattinata: “la mia impressione – ha detto Gabellone – è che Vendola e l’assessore Leo Caroli vogliano far scoppiare il problema sui territori per poi attaccare il governo nazionale”.
Dopo la riunione a Bari, martedì mattina, nessuna soluzione è venuta davvero a galla. E ciò che più preoccupa in prospettiva è anche altro: il primo bando pubblicato stanzia 600 milioni di euro per le dieci aree metropolitane, che hanno già fatto sapere che non molleranno alcun osso alle province per riequilibrare le risorse. E questo rischia di ampliare la forbice delle differenze territoriali.
