LECCE- Ha scosso molti la storia di Ugo Mennuni, leccese che da un anno e mezzo vive e dorme nel suo Fiorino, parcheggiato in via Giovanni Paolo II. Ci dorme anche quando nevica, come qualche ora fa, al gelo. L’assessore alla Casa del Comune di Lecce, Attilio Monosi, non era a conoscenza della sua esistenza. Difatti è più materia dei Servizi sociali, che l’assessore si è impegnato a coinvolgere.
Prima il sig. Ugo viveva in un appartamento in via Pozzuolo, dove lavorava come operaio per la ditta costruttrice e faceva anche il guardiano dell’immobile.
Il costruttore gli diede quindi un alloggio all’interno di quel palazzo. “Poi -racconta- la ditta ha dovuto cedere l’immobile al Comune ed io sono stato sbattuto fuori. Senza casa, i servizi sociali mi hanno tolto i figli. Ora sono sparsi per il salento”. Ha fatto domanda per avere una casa, ma sa che i tempi sono biblici. “Purtroppo però -dice Monosi- abbiamo le mani legate dalla burocrazia. Le amministrazioni non possono assegnare in forma straordinaria un alloggio, dobbiamo attenerci alla graduatoria”.
Oggi il sig. Ugo ha la residenza presso la Casa della carità della Caritas, dove però non si può alloggiare per più di una decina di giorni. E chiede un tetto a chiunque possa darglielo.