LECCE- Non c’era la solita euforia, l’atmosfera che si legge sui volti in occasione delle feste: lo scambio tradizionale degli auguri di fine anno degli amministratori provinciali al personale assomigliava a un funerale. L’angoscia e l’ansia per il futuro si leggeva nei volti di tutti i partecipanti. Monsignor D’Ambrosio ha chiesto a tutti di reagire, “perché si può svuotare la provincia, ma gli uomini restano e la storia la fanno questi ultimi”. Perfino il vescovo, però, travolto dal clima funereo si è lasciato scappare una frase: “Grazie per avermi accolto: non durerà ancora per altri anni”. Ma poi ha spiegato che intendeva dire che tra qualche anno lui sarà in pensione. Lo svuota province è un flagello politico e umano secondo l’onorevole Giacinto Urso.
“Il mondo politico ha smarrito la via del bene comune”- ha detto. Carico di angoscia anche il commento del Presidente Gabellone: “C’è la volontà di salvare i dipendenti, ma non ci sono i soldi”. Domani l’incontro con l’Unione delle Province Italiane, che sono al capolinea dal punto di vista del futuro del personale e del mantenimento dei servizi. L’unico momento che ha lasciato spazio ai sorrisi è stato quello del saluto ai dipendenti in pensione: un piccolo riconoscimento per loro. Poi, il dono al vescovo: un’opera del nostro artigianato. Qualche altro sorriso contenuto prima di ritornare alle fosche nubi dell’incerto presente.