LECCE-A distanza di dieci anni i dipendenti dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Lecce, Brindisi e Taranto ottengono in via definitiva il riconoscimento del loro diritto ad un trattamento economico adeguato e ad una maggiore retribuzione di posizione.
la Regione Puglia nel 2004 aveva invece ritenuto che gli Ispettorati provinciali dovessero essere inquadrati in seconda fascia e non in prima con conseguente minore indennità per coloro che dirigevano dette strutture.
Il Consiglio di Stato con sentenza pubblicata in questi giorni ha accolto le tesi difensive dei dipendenti che, a mezzo dell’avv. Pietro Quinto, hanno contrastato l’appello proposto dalla Regione. Il massimo Giudice della Giustizia Amministrativa ha riconosciuto che le strutture provinciali dell’Ispettorato presentano qui caratteri di complessità e svolgono azioni con rilevanza esterna; da qui il diritto dei dirigenti di conseguire una maggiore indennità .
Il Consiglio di Stato ha così acceduto ad una configurazione della struttura regionale non di carattere piramidale ed accentrato ritenendo invece che la presenza di Uffici sul territorio, anche in ambito sub regionale, non incide sulla rilevanza della struttura; in altre parole secondo i Giudici l’Amministrazione può svolgere medesimi importanti compiti in maniera decentrata sicchè –come ha sostenuto l’avv. Quinto- ciò che è determinante non è l’ubicazione della struttura e cioè che sia a Bari o in Provincia, ma l’attività da essa svolta. Il Consiglio di Stato ha infine condannato la Regione a rifondere le spese del giudizio