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Il Lecce pronto a calare il poker

LECCE- Il calendario come alleato e in 22 giorni il Lecce proverà la scalata al primo posto. Melfi, Foggia, Martina e Ischia: queste le avversarie del Lecce. Sfide con le quali la formazione salentina chiuderà l’anno solare prima della pausa natalizia. Il ritardo dalla prima in classifica, la Salernitana è di quattro punti. Davanti alla squadra leccese ci sono Juve Stabia e Benevento. Il Lecce, insomma, cercherà di interrompere l’egemonia campana piazzandosi in testa al girone.
Intanto dovrà dare continuità al colpaccio esterno di Benevento dove il Lecce si è assicurato bottino pieno anche contro i sanniti dopo il blitz di Salerno. Rispetto all’ultima trasferta Lerda dovrà ancora rinunciare a Sacilotto fermo per l’infortunio alla coscia destra e a Gomes: il brasiliano, invece, è stato fermato dal giudice sportivo per un turno. Una defezione che costringerà il tecnico giallorosso ad affidare le chiavi del centrocampo a Romeo Papini come avvenuto nei minuti finali di Benevento-Lecce. L’allenatore fossanese insisterà ancora con Salvi nonostante il calciatore sia rientrato da poco dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per diverse settimane. Quello mediano è l’unico reparto che Lerda è costretto a ritoccare. Per la sostituzione di Gomes il calciatore che sembra più indicato per vestire una maglia da titolare è Lepore. Meno probabile, ma non da scartare, la soluzione che vede Donida la terale difensivo e Mannini interno di centrocampo. In attacco, Carrozza, Moscardelli e Doumbia. Il tridente scelto inizialmente a Benevento dovrebbe essere confermato anche per la sfida al Melfi.

Sarà un Lecce che vestirà il modulo più calzante per la formazione leccese: il 4-3-3. Non ci sarebbe nessuna ragione per cambiare anche se Lerda per la seconda settimana consecutiva ha portato a tre i giorni di allenamenti a porte chiuse criptando le proprie intenzioni.

Il Melfi è un avversario da prendere con le necessarie precauzioni. La formazione gialloverde lucana è la squadra che ha pareggiato di più nel girone C: ben 10 partite finite in parità, sette delle quali giocate in campo esterno. Numeri che la squadra giallorossa deve saper leggere molto bene immaginando un po’ quale potrebbe essere l’atteggiamento della squadra avversaria.

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