LECCE- Prove generali di un concerto che potrebbe essere uno degli ultimi . L’orchestra Ico Tito Schipa suona davanti ad una platea di studenti accorsi nel Politeama Greco per il progetto “guida all’ascolto” in collaborazione con le scuole leccesi con una spina nel cuore, e con la spada di Damocle dei licenziamenti che pende sulle loro teste.
Il rimbalzo di responsabilità tra le istituzioni non ci interessa dicono i rappresentanti dei musicisti: vogliamo un atto concreto che scongiuri la morte della nostra orchestra e con essa la musica e la cultura di tutto il Salento .
Il tempo stringe, l’assessore regionale Godelli ribadisce: “Mi dispiace, abbiamo le mani legate. La normativa ha “dimenticato” di prevedere risorse per una serie di materie che dovrebbero transitare nelle competenze delle Regioni. Parlare di obblighi regionali a proposito della Ico, e di relative previsioni finanziarie da inserire nel bilancio 2015 della Regione, significa illudere inutilmente i lavoratori. Un destino a cui né la Provincia di Lecce né il Comune hanno voluto pensare in tempo utile, creando di fatto una situazione di assoluta precarietà che si mostra ben diversa da quella in atto presso la Provincia di Bari, dove invece i lavoratori della Orchestra fruiscono di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato deliberato già da molti anni”.
Cosa fare allora? Il tempo stringe. Se non si presenta il piano programmazione entro il 31 dicembre la Ico cesserà di esistere.
