BARI- La Giunta regionale ha fissato in 48 ore settimanali il tetto massimo di orario di lavoro per il personale medico degli istituti di pena, stabilendo la copertura delle carenze di organico con l’attribuzione di nuovi incarichi di continuità assistenziale. Una scelta che potrebbe privare le strutture carcerarie di figure altamente specializzate e di esperienza nella cura di detenuti, provocando una frammentazione nell’assistenza con un via-vai di diversi operatori per poche ore di servizio.
Situazione che, potrebbe finire con il ripercuotersi sulla sicurezza delle strutture carcerarie per il moltiplicarsi degli ingressi e delle uscite di soggetti estranei all’amministrazione penitenziaria.
L’assistenza sanitaria negli istituti di pena, è divenuta oggetto di una interrogazione urgente del consigliere regionale di FI Saverio congedo che chiede la revisione del provvedimento per scongiurare il peggioramento nella qualità della cura ai detenuti, l’aumento dei rischi per la sicurezza, un aggravio di costi. “ Le risorse già reperite – dice Congedo – potrebbero essere meglio utilizzate nell’assistenza ai detenuti, ad esempio attrezzando meglio gli ambulatori degli istituti, aumentando l’offerta di medici specialistici, dotando le farmacie di più ampi presidi terapeutici.