LECCE- Dati negativi rispetto all’appeal che le università pugliesi riescono ad avere verso gli studenti della regione, e la colpa, stando ai dati diffusi dal rapporto Almalaurea è da attribuirsi alla riduzione del fondo destinato al potenziamento dell’università e della ricerca. Ossa rotte, dunque, e drastica riduzione dell’offerta didattica per i nostri atenei. “in questo quadro – per Link Lecce e rete – non stupisce la così detta “fuga dei cervelli” dalla nostra Regione.
La formazione è un potente mezzo di emancipazione, soprattutto economica. In un contesto di costante aumento della contribuzione studentesca, negare a migliaia di giovani uomini e donne l’accesso ai gradi più alti della formazione significa consentire ed accettare che all’università possano iscriversi solo quanti hanno la possibilità di sostenere tasse sempre più alte.
Negare la borsa di studio a migliaia di studenti significa commettere una grave ingiustizia sociale. Per questo link e rete rispondono agli appassionati del modello universitario” aziendalistico” (così li definiscono) : “L’unica ricchezza prodotta nell’università è la cultura, insieme alla ricerca scientifica e l’avanzamento tecnolopgico. Per questo, non riconoscere l’urgente necessità che l’università si interroghi circa il rapporto con il territorio, e si prefigga di ridefinirne il paradigma, significa tradire un importante aspetto della dimensione collettiva del mondo del sapere”