Cronaca

Cerano: “Dati Arpa non in linea”. Per Assennato: “Arpa non assolve nessuno”

BRINDISI- “Greenpeace Italia accoglie con interesse lo studio di Arpa Puglia, anche se stime così basse appaiono non in linea con i dati esposti in molta letteratura medica e scientifica internazionale.

Stimare il potenziale cancerogeno (quello inalatorio) delle emissioni di una centrale a carbone equivale a fare un lavoro utile ma parziale. L’elenco delle patologie – prosegue – certamente associate alle emissioni di una centrale a carbone è ben più lungo . Vi sono poi molte altre patologie, alcune particolarmente gravi, il cui legame con le emissioni inquinanti di una centrale a carbone è altamente probabile”.

“I dati dell’Arpa Puglia confortano” dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. “Teniamo però a precisare che i dati sull’impatto sanitario della centrale di Cerano, stimati anche dall’Agenzia europea per l’ambiente e dall’Università di Stoccarda, non possono essere conclusi al dato oncologico. Il PM2,5, l’inquinante più studiato, è infatti responsabile soprattutto dell’aumento di malattie cardiocircolatorie, specie nella popolazione più anziana. C’è una letteratura scientifica vastissima che negli ultimi anni ha aumentato ulteriormente le preoccupazioni sugli effetti sanitari di questo inquinante”.

L’Arpa Puglia, nella persona del direttore Giorgio Assennato, precisa -a proposito dell’incontro di ieri a Brindisi- che si è trattato di un evento tecnico scientifico nel corso del quale, tra gli altri argomenti sviluppati, è stato presentato il rapporto preliminare di Valutazione del Danno Sanitario dell’impianto Enel di Brindisi, con l’illustrazione della metodologia utilizzata. ARPA Puglia non assolve né condanna l’ENEL, come impropriamente riportato da alcuni organi di stampa.

Intanto, i Sud Sound System hanno ritwittando la frase di una persona che parla di “mafiosi e venduti” riferendosi all’Arpa. Il direttore di Arpa ribatte che non si possono dare risposte a questa affermazione e che si tratta di una “Forma di barbarie a livello di Isis”.

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