BRINDISI – Il danno sanitario prodotto dalla sola centrale Enel di Cerano, secondo i dati di Arpa Puglia, è di entità medio-bassa. I dati sono stati presentati per la prima volta oggi pomeriggio nella sede del Dipartimento provinciale di Brindisi.
Dicono che nella zona di massima ricaduta delle emissioni, vale a dire il comune di Torchiarolo, il valore è di 10 casi di rischio totale per un milione di persone esposte per tutta la vita, almeno 70anni. In prossimità della centrale i casi aumentano a 30 su un milione.
La stima del rischio tumori è comunque inferiore a 1: 10.000. Entro fine anno si attende la valutazione del danno sanitario complessiva di tutti gli impianti.