NEW DEHLI- Udienza rimandata: per ora il marò tarantino Massimiliano Latorre resta in India. La Corte Suprema indiana ha esaminato l’istanza con cui la difesa del fuciliere di marina chiedeva il rimpatrio dell’assistito, colpito da ischemia. La Corte Suprema indiana ha esentato Latorre dall’obbligo di firma presso il commissariato di polizia per due settimane.
La decisione è rimandata al 12 settembre. Latorre ed il collega barese Salvatore Girone sono accusati dell’omicidio di due pescatori, in mare aperto. I due militari del Battaglione S. Marco hanno sempre sostenuto di aver scambiato le vittime per pirati.
Oggi l’ansa batte la ricostruzione del quotidiano indiano Hindustan Times, secondo cui “i fucilieri di Marina coinvolti nell’incidente che il 15 febbraio 2012 provocò la morte di due pescatori indiani al largo del Kerala “presumibilmente cercarono di coprire il loro operato spingendo il capitano della petroliera Enrica Lexie a inviare un rapporto per le organizzazioni internazionali di sicurezza marittima in cui si sosteneva che i pescatori erano armati e che questo fu alla base della decisione di sparare. gli investigatori indiani – secondo l’articolo – verificarono che tutti gli undici pescatori a bordo erano disarmati. Non c’erano armi sul peschereccio”.
Il governo italiano, intanto, si sta muovendo. “Sono molto preoccupata e agisco con tutta l’attenzione necessaria. Se la situazione fosse stata facile, l’avremmo già risolta” ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti- Mi auguro si possa aprire un dialogo col nuovo governo indiano, altrimenti c’è la strada dell’internazionalizzazione con il coinvolgimento dell’Onu”.
