CronacaPolitica

ADI, Perulli: “Posti di lavoro salvaguardati, nessuna discrezionalità”

LECCE- Nessuna opacità, nessuna stranezza e nessuna discrezionalità. La dirigete dei Servizi Sociali e responsabile Piano di Zona di Lecce, Anna Maria Perulli, interviene per stoppare le illazioni sull’operato del suo ufficio, dopo che Martella aveva chiesto chiarimenti sui diversi criteri utilizzati nei tre bandi relativi ai servizi sociali.

Tre i bandi in campo: Dopo di Noi, Centro Polivalente di Via Vecchia Carmiano e Assistenza domiciliare integrata. “I dubbi riguardavano proprio quest’ultimo bando, per i criteri diversi e per l’assenza, secondo Martella, di una garanzia a favore degli operatori che già si occupano di questo servizio”. “Le preoccupazioni del consigliere sono infondate, perché la salvaguardia dei posti di lavoro è ben precisata nel capitolato che forse non ha avuto modo di consultare e leggere – spiega Anna Maria Perulli -.

L’affidatario del servizio ha l’obbligo, in quel capitolato, della salvaguardia dei posti di lavoro. Come dirigente ho acquisito l’elenco dei lavoratori che erano impegnati nell’Assistenza domiciliare integrata e ho inserito nel nuovo capitolato la clausola del mantenimento dei livelli occupazionali”.

Insomma, nulla questo sul tema della difesa del lavoro, ma c’è di più: i criteri dell’offerta economica e della qualità sono stati inseriti sulla base dei principi ministeriali. “Voglio precisare – spiega la dirigente – che per quanto riguarda i criteri di attribuzione del servizio: le valutazioni non sono discrezionali ma rispettose delle norme e degli indirizzi dei Pac, Piani di azione e coesione, servizi finanziati dal Ministero dell’Interno. Si tratta di progettualità pensate dal ministero che non lasciano spazio alla discrezionalità del dirigente. Non sono un politico, sono un tecnico e mi sforzo di garantire la qualità del servizio, quindi, l’utenza, che deve fruire del servizio, e naturalmente anche il lavoratore, che svolge quel servizio: mi sforzo di salvaguardare tutto”.

Nessun problema nemmeno sui tempi, perché la comunicazione sulla copertura finanziaria è avvenuta a luglio, quindi per non interrompere il servizio è stato necessario bandire la gara ad agosto. Per completare l’iter burocratico bisognerà aspettare ottobre, come previsto dal ministero.

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