SURBO- E’ per loro una vertenza senza fine: tornano a protestare i dodici lavoratori dello scalo di Surbo. Lo fanno denunciando ciò che è successo due giorni fa: dopo otto mesi e quattro rinnovi di contratti a tempo determinato, avrebbero avuto il diritto alla stabilità. Invece, la Compass, l’azienda che da Trenitalia ha ricevuto l’appalto per le pulizie dei treni, li ha lasciati a casa, attingendo dall’agenzia interinale e assumendo altri operatori.
Dal sindacato Cisal è già partita una diffida all’indirizzo dell’azienda, ma è certo che ci si attiverà anche nelle sedi giudiziarie per il riconoscimento del contratto a tempo indeterminato.
E’ stato chiesto un incontro con la Compass entro il 28 agosto, ma sullo sfondo sembra esserci anche dell’altro. “Ho parlato con il direttore aziendale Antonio Cassandra – spiega Vito Perrone della Cisal – e mi ha riferito di aver avuto pressioni da parte di personaggi che operano all’interno dello scalo per assumere persone vicine a queste persone, loro parenti. Se è vero, denunceremo tutto alla Procura”.
