Cronaca

Traghetto fermo in Grecia: Adoc annuncia esposto e guerra per i risarcimenti

BRINDISI- “La battaglia legale è solo agli inizi”. Adoc annuncia l’invio di un esposto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e informa i passeggeri che hanno diritto al rimborso totale. Sono i malcapitati viaggiatori rimasti su una banchina del porto di brindisi, ad aspettare un traghetto per la Grecia che non arriverà mai: la motonave Larks, della compagnia greca EGNATIA SEAWAY è ferma per motivi tecnici e amministrativi, almeno sino al 19 agosto, nel porto di Igoumenitsa. E non si sa se mai riuscirà a riprendere il mare. L’Adoc, del resto, aveva già avvertito i viaggiatori e gli organi preposti e di controllo nel mese di Luglio: “la Larks stava accumulando notevoli disservizi sulla tratta Italia-Grecia. Una denuncia caduta nel vuoto. Dopo le 10 ore di ritardo del 16 luglio -dicono- abbiamo ricevuto denunce relative ad ulteriori ritardi, anche di 12 ore, oltre a condizioni di viaggio alquanto discutibili. E così, di ritardo in ritardo, di avaria in avaria, di cancellazione in cancellazione, sino al week-end nero, quello appena trascorso, con situazioni al limite del sopportabile per centinaia di famiglie, che solo per miracolo non sono sfociate in seri problemi di ordine pubblico. Famiglie disorientate nel porto di Brindisi, ignare della propria sorte, senza un’adeguata informazione ed assistenza: le loro vacanze che si sono trasformate lentamente in un incubo”.

A chi ha la prenotazione con Larks è bene dire che non giunga a Brindisi se non in possesso di alternative di viaggio possibili. Invece gli sfortunati passeggeri a cui è saltato avevano diritto all’assistenza ed hanno diritto al rimborso totale (in caso di cancellazione) o di rimborso parziale (in caso di ritardi). Al momento, però, la Compagnia EGNATIA SEAWAYS non ha ancora dato riscontro alle richieste sinora inoltrate alla sede legale.  Per sveltire i risarcimenti ed i rimborsi, Adoc chiede alla società mandataria di rendersi disponibile ad un tavolo di conciliazione per riuscire a gestire con celerità le innumerevoli richieste dei consumatori.

E ancora, dal coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore fanno sapere che i turisti rimasti vittima di questa gravissima vicenda hanno diritto, oltre al rimborso integrale del biglietto e delle spese sostenute a causa della mancata partenza, anche all’ulteriore danno patrimoniale patito ed al danno da vacanza rovinata.

“La vacanza che va in fumo in tutto o anche solo in parte ” afferma l’avv. Emilio Graziuso, componente del direttivo nazionale della Confconsumatori “deve essere risarcita. È un principio che, nel corso degli anni, come associazione abbiamo fatto valere, in favore dei consumatori, nelle aule giudiziarie…Come associazione stiamo valutando la possibilità di intraprendere una class action per i danni subiti dai turisti

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