LECCE- E’ slittata al prossimo 18 luglio la sentenza d’Appello per l’omicidio di Salvatore Padovano, conosciuto come Nino Bomba, il boss di Gallipoli ucciso su ordine del fratello Pompeo Rosario il 6 settembre 2008.
Ai giudici della Corte d’assise d’appello di Lecce il procuratore generale Antonio Maruccia ha chiesto la pena dell’ergastolo nei confronti suoi e del cugino Giorgio Pianoforte. In primo grado i due impuitati erano stati condannati al carcere a vita. Il 20 maggio scorso, il procuratore generale ha formulato nuove richieste a 11 anni e 8 mesi per Fabio Della Ducata, assolto in primo grado dal reato di concorso in omicidio “per non aver commesso il fatto”, per Massimiliano Scialpi e Cosimo Cavalera e, a tre anni, per Giuseppe Barba, collaboratore di giustizia, condannato in primo grado a cinque anni e nove mesi, oltre che per Carmelo Mendolia, collaboratore di giustizia, che, dopo aver scelto il giudizio abbreviato, è stato condannato a 14 anni di carcere.
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