Cronaca

7 anni di crisi, ecco com’è cambiata la vita dei salentini

LECCE- Il Salento non se l’è cavata male negli anni neri di crisi 2007-2013. Secondo la classifica stilata dal Sole 24 Ore, abbiamo saputo fronteggiare al meglio l’impatto con la spending review. Un periodo durante il quale, come per i 7 anni di disgrazie che si aspettano quando si rompe uno specchio, si sono modificati, generalmente al ribasso, redditi, prezzi delle case, acquisti di auto e di beni durevoli, e in cui il tasso di disoccupazione è raddoppiato salendo al 12,2% e i depositi in banca sono saliti anche come scelta di risparmio.

Sono questi i parametri di cui si è tenuto conto per stilare la graduatoria. Vediamo le nostre province:

Lecce, nella clasifica finale delle 103 più colpite negli ultimi, difficili anni, si piazza al 64esimo posto. La classifica si apre con Viterbo, che è la provincia che più ha accusato la crisi.  Non compaiono affatto Taranto e Brindisi.

Il capoluogo messapico è invece terzo tra le performance peggiori in fatto di rifiuti.  Meno consumi, meno scarti, contati in kg per abitante, dunque i rifiuti pro capite si sono ridotti.

Brindisi e Taranto compaiono entrambe tra le 10 province per la performance migliore sul tasso di disoccupazione: tasso che, dunque, è salito meno. Brindisi è terza, con il 22,9 per cento, e Taranto nona, con il 46,8.

graduatoria

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